giovedì 31 dicembre 2009

Buon Anno ... con un brindisi speciale

Fervono i preparati per San Silvestro? Siete tutte indaffarate negli ultimi preparativi culinari? o vi state agghindando per il cenone? Pizzi, merletti e lustrini o mousse, vol-au-vent e .... champagne?




In ogni caso un bel brindisi non può mancare. E questo è davvero speciale.... guardate quì e quì

Da parte mia alzo il calice e brindo a mia figlia Sara che oggi festeggia i suoi 25 anni!




Brindo a Voi tutti, amici ed amiche e Vi lascio con i miei migliori auguri di un 2010 frizzante e felice!



 

mercoledì 30 dicembre 2009

Penne mare e monti

Mentre la macchina del pane è al lavoro per impastare il pane con le noci e i vol-au-vent (vraiment très petits) sono messi a raffreddare per poi essere ripieni ..... sto pensando a cosa preparare per il primo dell'anno. Con tutte le ricette che girano in rete manca poco che gira anche la mia testa. Certo che alla fantasia non c'è limite ed è bello vedere con quanta passione le "signore dei blog" si impegnino a preparare manicaretti e ci lascino sbirciare nello loro cucine.

Però tutte queste ricette qualche volta non rendono più facile la vita, anzi.... a volte da tanta abbondanza non si sa cosa scegliere. Questo infatti è quello che mi sta succedendo. Ho mille idee per la testa ma non ho ancora deciso niente. Nel frattempo ci metto anch'io lo zampino e per Capodanno vi propongo questo primo di pesce facile e gustoso.

Penne mare e monti



Ingredienti per 4 persone

  • 2 spicchi di aglio
  • 1 pezzetto di cipolla
  • peperoncino secondo i gusti
  • 200 g funghi champignons
  • 300 g gamberetti
  • 1 spruzzata di vino bianco
  • prezzemolo
  • pomodori pelati secondo i gusti
  • 400 g penne


Preparazione
Mettere a bollire l'acqua per la pasta e quando avrà preso il bollore aggiungere la pasta e cuocerla molto al dente.Tritare gli spicchi d'aglio, il pezzetto di cipolla e un pò di peperoncino a piacere. Trifolare i funghi e aggiungerli assieme ai gamberetti. Fare rosolare il tutto e innaffiare con una spruzzata di vino bianco. Aggiungere del prezzemolo tritato e del pomodoro pelato. Fare cuocere qualche minuto ancora e aggiungere le penne che nel frattempo avrete scolato molto al dente. Fate amalgamare bene il tutto cospargendo con altro prezzemolo tritato.

domenica 27 dicembre 2009

Il mio Natale ...

... è iniziato con una crema ai funghi porcini e rosmarino...


     Ingredienti:

  • 7 dl brodo di verdura
  • 15 g funghi porcini secchi
  • 8 pomodori secchi
  • 1cipolla piccola
  • 1 rametto di rosmarino
  • 2 cucchiai di burro
  • 1 cucchiaio di farina
  • 200 g funghi champignons
  • 1.5 dl di panna
  • sale, pepe nero
 
Preparazione
Preparare il brodo di verdure. Aggiungere i funghi porcini e i pomodori secchi e cuocere a fuoco molto lento per 10 minuti.
Nel frattempo tagliare la cipolla. Togliere dal rametto di rosmarino gli aghi e tritarli.
Versare il brodo in una zuppiera attraverso un colino. Sgocciolare bene i porcini e i pomodori secchi e tagliarli finemente.
Sciogliere in una padella la metà del burro. Aggiungere la cipolla, il rosmarino, i funghi porcini e  i pomodori secchi e lasciar imbiondire. Aggiungere la farina setacciandola. Sfumare col brodo di verdura. Far prendere il bollore e poi continuare a cuocere a fuoco lento per 10 minuti.
Nel frattempo pulire i funghi champignons e tagliarli a fettine. Far soffriggere leggermente in una padella dove avrete aggiunto il burro restante. Mettere da parte.
Aggiungere la panna e passare il tutto con il frullatore ad immersione. Aggiungere sale e pepe a piacere.

Prima di servire la zuppa far prendere il bollore. Aggiungere gli champignons messi da parte e scaldare. Servire la crema in piatti fondi o scodelle e decorare con rametti di rosmarino.


venerdì 25 dicembre 2009

"Spitzbuebe" - Più Natale di così!!!


Un dolce Natale a tutti!

In Svizzera a Natale (almeno secondo il mio parere) sono tre i biscotti fatti in casa che non devono mancare: Mailänderli, Vanillegipferl e appunto Spitzbuebe. Certamente i Mailänderli sono i più facili da preparare e a quanto pare sono anche quelli che a Natale vengono sfornati in maggior quantità. Mentre i Vanillekipferl per la loro pasta al quanto friabile e la rifinizione a mano un pò lunghetta sono più laboriosi. Infine gli Spitzbuebe, anch'essi di pasta friabile e altrettano laboriosi, ma buoni quanto?



Ingredienti:
250 g burro
120 g zucchero
1 albume
1 pizzico di sale
2 cucchiaini di zucchero vanigliato
250 g farina



Preparazione:
Mischiare il burro a temperatura ambiente con lo zucchero fino a renderlo spumoso. Aggiungere l'albume, il pizzico di sale, lo zucchero vanigliato e la farina. Mischiare bene l'impasto ma non troppo a lungo. Mettere in fresco per ca. 1 ora.



Spianate la pasta (2 mm di spessore) e con gli appositi stampini ritagliate dei biscotti. Una parte rotonda deve fare da fondo e un'altra parte deve fare da coperchio. Nell'ultima parte ritagliare con l'apposito stampino dei cuori, cerchi, ecc.
Cuocere i biscotti nel forno preriscaldato a 200 gradi per ca. 8 - 10 minuti.
Quando i biscotti si saranno raffreddati, spalmare la parte che fa da fondo con della marmellata a piacere (p.es. marmellata di lamponi). Ricoprire con un altro biscotto e cospargere di zucchero a velo.

lunedì 21 dicembre 2009

Mini cornetti alle nocciole

Seduta davanti al pc, una bella tazza di tè allo zenzero, una candela accesa e fuori nevica, nevica, nevica.... sembra non voglia più smettere. Quella neve che attacca e che fà mucchio. Insomma quella neve da fare un bel pupazzo .... se non fosse per il freddo gelido.

Guardo fuori e vedo un candido mondo ovattato di silenzio e di bianco. La neve continua a cadere e accresce questa sottile sensazione di piacevole isolamento. Il freddo attanaglia la città e in questo momento non c'è posto più bello che le quattro mura di casa. Una casa calda dove già da qualche giorno risuonano canzoni natalizie e piano piano và aggiungendosi qualche decorazione di Natale. La girandola di luci ben visibile anche da fuori, la lampada a forma di stella portata l'anno scorso da Stoccolma. Babbo Natale e gli angeli di terracotta, regalo di mia figlia di qualche anno fà e  poi le immancabili candele. Rosse e profumate.... al profumo di Natale!

Seduta davanti al pc, una bella tazza di tè allo zenzero, una candela accesa e.... tanti mini cornetti alle nocciole



Ingredienti:
- pasta sfoglia rotonda
- 120 g di nocciole macinate
- 3 cucchiai di panna
- 3 cucchiai di marmellata di albicocca o mele cotogne
- 1/2 limone
- 1 uovo
- zucchero a velo

Preparazione:
Per il ripieno, mescolare le nocciole con la panna, la marmellata, la scorza di mone grattugiata fine e alcune gocce di succo dilimone. Foderate una teglia con carta da forno. Srotolare la pasta con la carta e con l'attrezzo taglia-cornetti dividerla in 16 triangolini.



Distribuire un cucchiaio di ripieno all'estremità più larga dei triangoli di pasta. Spennellate il bordo con l'uovo.



Arrotolate i triangoli partendo dalla parte larga verso la punta. Trasferiteli sulla teglia con la punta verso il basso e piegateli dando loro la forma di un cornetto. Mettete in fresco per 30 minuti. Scaldate il forno a 200 gradi. Spennellate i cornetti con l'uovo. Fateli cuocere al centro del forno per 15 - 20 minuti. Sfornate e lasciateli intiepidire. Spolverizzateli di zucchero a velo.... e uno tira l'altro.



Per farvi un'idea di quanto mini siano, fate conto che di lunghezza sono al massimo 5 cm. Insomma ci stanno in un boccone!




mercoledì 16 dicembre 2009

Cake ... o meglio dolcetti mele e mandorle



Quando ho letto questa ricetta su una rivista di cucina svizzera ho pensato subito che l'avrei messa in opera. Naturalmente non proprio alla lettera.... dato che avevo comprato dei pirottini che assolutamente volevo provare ho optato per questi anzichè per il cake. E per mettere il puntino sulla i avevo anche degli altri stampini dai quali non mi era mai riuscito tirar fuori i dolcetti tutti interi. Insomma provare dovevo!



Questo è il risultato: dolcetti mele e mandorle a scaglie



Ingredienti:
- 4 mele
- 2 cucchiai di Calvados oppure di succo di limone
- 25 g zucchero
- 125 g di burro morbido
- 125 g zucchero di canna (io ho usato quello normale)
- 3 uova
- 70 g di mandorle a scaglie (1)
- 175 g farina
- mezza bustina di lievito in polvere
- un pizzico di sale
- 30 g di mandorle a scaglie (2)



Preparazione: (ca. 15 porzioni)
Sbucciare le mele, dividerle in quattro ed eliminare il torsolo. Dividere ulteriormente i quarti di mela e tagliarla a pezzettini. Aggiungere Calvados oppure succo di limone e spolverare di zucchero (25 g).
Preriscaldare il forno a 180 gradi.
Amalgamare il burro e lo zucchero fino ad ottenere una massa spumosa, lo zucchero deve essersi amalgamato quasi completamente.
Aggiungere uno ad uno le uova. Mischiare le mandorle a scaglie (1), la farina, il lievito ed il sale e aggiungere all'impasto. Infine aggiungere le mele con il succo che si è formato. Riempiere i pirottini e cospargere di mandorle a scaglie (2).
Cuocere i dolcetti a 180 gradi per ca. 25 - 30 minuti. Toglierli dal forno, lasciarli riposare per 5 minuti e toglierli dalle formette.

domenica 13 dicembre 2009

Le ricette di nonna Enza - "A cuccìa"


Cosa si nasconde in questo cesto dentro la coperta?



La storia è lunga cari miei, o meglio dire è vecchia, torniamo alle tradizioni.... stavolta religiose e sempre nate in periodi di povertà.

Secondo quanto mi racconta nonno Peppe il giorno di Santa Lucia (protettrice degli occhi) i ragazzi del paese si davano appuntamento alle 4 del mattino e girando per le vie ancora buie, con coperchi e altri oggetti facevano baccano e cantavano:

Susitivi che è tardu, va cucitimi a cuccìa, e si nu mminni rati a mia, a pignata vi scattìa!





Volevano dire: Alzatevi che è tardi, andate a cuocere "a cuccìa", e se non ne date a me, la pentola scoppietterà. Tra l'altro mangiando la cuccìa quel giorno si rinunciava a mangiare pasta e pane.
E allora cos'è questa cuccìa che si prepara il giorno di Santa Lucia?




Ingredienti:
- 1 kg di grano duro
- 200 g di ceci
- buccia di 3 o 4 arance e/o mandarini
- qualche foglia di alloro
- zucchero 
- cannella 
- vino cotto
- miele




Preparazione
Mettere a bagno il frumento o grano duro e i ceci per una notte aggiungendo bucce d'arancio, bucce di mandarini e foglie di alloro. Al mattino cuocere per circa un'ora e mezza il grano e i ceci in acqua abbondante aggiungendo bucce fresche e alloro. Non sgocciolare! Coprire la pentola con delle coperte per mezza giornata affinchè la cuccìa si insaporisca ulteriormente. Dopodichè sciacquare cuccìa con acqua calda (perchè si sarà formato un liquido lipposo) e condirla con zucchero, cannella e vino cotto secondo i gusti. Un'altra variante è l'aggiunta di miele o latte.

mercoledì 9 dicembre 2009

Le ricette di nonna Enza - "Frittata chi broccoli"




A dire il vero è in siciliano - perchè così parla spesso nonna Enza - che si chiama "frittata chi broccoli".  Noi la chiamiamo frittata di cavolfiori. E' un pasto povero, così come lo erano una volta tanti italiani cresciuti nel dopoguerra. Per fortuna che la terra siciliana offriva e offre tutt'ora veramente tanto, a chi la sa coltivare ....verdura e frutta in abbondanza. Sì, ma a quei tempi chi possedeva un fazzoletto di terra?

Ebbene nonna Enza e nonno Peppe raccontano che una striscia di terra dietro casa c'era, ma era difficile decidere cosa piantare (tanto era piccolo lo spazio) cavolfiori o finocchi? Piuttosto carciofi, che non dovevano mancare nel periodo invernale. A questo punto mi viene da fare un paragone: una volta il terreno era talmente poco che ci si perdeva in discussioni su cosa piantare, oggi invece il terreno ci sarebbe in abbondanza - anzi spesso vediamo terreni abbandonati - manca però la cosa più importante "la voglia di lavorare la terra"!

Spesso i nonni raccontano che dopo una notte di vento e pioggia, se al mattino il tempo lo permetteva... si alzavano presto ed andavano a raccogliere arance e mandarini. Vi chiederete perchè dopo una notte di vento? Semplice, dopo una notte simile tanti frutti erano caduti dagli alberi e i contadini i frutti caduti a terra li vendevano ad un prezzo più conveniente.

Ma tornando ai "broccoli" questa frittata allora sarebbe già stata un pranzo coi fiocchi. Per non parlare delle foglie del cavolfiore.... mica si buttavano le foglie del cavolfiore. Assieme ad una patata ed un pomodoro sai che bella minestra che ne veniva fuori per cena!



Ingredienti:
- un cavolfiore medio
- un cucchiaino di zucchero
- uno spicchio d'aglio
- 2 uova
- 3 o 4 cucchiai di farina
- sale, pepe, prezzemolo
- burro per cuocere al forno oppure olio di oliva per friggere

Cuocere il cavolfiore in acqua leggermente salata e lasciarlo sgocciolare per bene. Spappolarlo un pò e aggiungere le due uova e lo spicchio d'aglio tritato finemente. Amalgamare il tutto con un cucchiaino di zucchero e tre o quattro cucchiai di farina, secondo la consistenza desiderata. Aggiustare di sale e pepe e aggiungere il prezzemolo tritato finemente.

A questo punto potete cuocere questa frittata in due modi diversi: mettete dell'olio di oliva nella padella e friggete la frittata come di consueto. Se però volete una versione un pò light (io l'ho preparata così), imburrate una teglia per il forno, distribuite l'impasto e cuocete a 180 gradi per ca. 30 minuti finchè non sia ben dorata.

lunedì 7 dicembre 2009

Grittibänz .... a dieci mani



Ecco come abbiamo trascorso il 6 dicembre, giorno di "Samichlaus"....

Nel rispetto della tradizione natalizia della Svizzera tedesca abbiamo sfornato "Grittibänz", trecce, alberi di Natale, angioletti e panini con uvetta, cioccolato e frutta candita a tutto spiano.  E tutto ciò a dieci mani.... e sì perchè ha partecipato una gran parte della famiglia. La nonna, la madre, le figlie e persino uno dei futuri generi. Di solito sono i bambini che adorano pasticciare in cucina e in special modo impastare e sporcarsi le mani ..... e infatti per un giorno siamo tornati tutti bambini.  A ridere e prenderci in giro a vicenda, secondo i pupazzi che creavamo. Innanzitutto avreste dovuto vedere la pasta, che preparata con la macchina del pane era lievitata al punto di uscire dal cestello. E poi secondo le forme che venivano fuori, i commenti non mancavano: "hai visto quello col naso di pinocchio!", oppure "ma questo assomiglia ad un pompiere", o ancora "ma guarda il tuo che pancione che ha!"





Ingredienti: (per tre o quattro pupazzi secondo la grandezza)
- 1 kg di farina (meglio se farina per treccia al burro)
- 1 cucchiaio di sale
- 1 cubetto di lievito (42 g)
- 1 cucchiaio di zucchero (troppo poco, meglio metterne 3 cucchiai)
- 100 g burro
- 5 dl latte
- 1 dl di panna

- 1 uovo
- uvetta, canditi, noccioline ecc. come decorazione











Preparazione:
1. Mettere la farina in una ciotola e mischiarla col sale. Formare una fontana in mezzo alla farina. Sbriciolare il lievito in una parte del latte, aggiungere lo zucchero e mischiare bene il tutto. Versare dentro la fontana di farina e mischiare.
2. Sciogliere il burro in un pentolino. Togliere dal fuoco. Aggiungere uno dopo l'altro il latto, la panna e l'uovo. Unire alla farina e lavorare per almeno 15 minuti, finchè non si sia formata un impasto omogeneo. Lasciar lievitare per 1 ora circa.
- Io ho messo il tutto nella macchina per il pane e l'ho fatta andare per ca. 1 ora, poi ho lasciato lievitare l'impasto per ancora 1 ora. -
3. Lavorare ancora brevemente la pasta e dividerla in 3 o 4 parti. Formare a vostro piacere e decorare con resti di pasta, uvetta, nocciole, mandorle, ecc. Porre i pupazzi ben distanti l'uno dall'altro (perchè aumentano di grandezza) su una teglia ricoperta di carta da forno e lasciarli lievitare per altri 20 o 30 minuti.
4. Mischiare il tuorlo con un cucchiaio di latte e pennellare i Grittibänz. Cuocere nel forno preriscaldato a 180 gradi per ca. 30 minuti (secondo la grandezza).



E poi tutti col naso incollato al vetro del forno a vedere come i nostri pupazzi si gonfiano e piano piano prendevano colore. Ed infine il primo assaggio, quasi da scottarsi la lingua, ma chiaramente non vedevamo l'ora di assaggiare i nostri capolavori:





















domenica 6 dicembre 2009

Tradizioni - San Nicola o "Samichlaus"





Qualche appunto sulla storia di "Samichlaus"

Nel cuore della regione alpina, la Svizzera si prepara ai festeggiamenti di Natale secondo lunghe tradizioni popolari. Alle celebrazioni della settimana di Natale, si accompagnano quelle della prima settimana di dicembre in onore di San Nicola (Samichlaus nella Svizzera tedesca e Saint Nicolas in quella francese).

Durante la vita San Nicola si prese carico di orfani, vedove e gente perseguitata. Oggi, assieme ai suoi “alter ego”, Babbo Natale e Santa Claus, continua a portare serenità a tutte le genti del mondo.

La leggenda narra che ereditò una grossa fortuna dai genitori e che la sua bontà lo indusse a distribuirla ai poveri del suo paese. La sua fama di generosità deriva dalla leggenda che lo vuole benefattore di tre ragazze, le quali rischiavano di finire come prostitute non essendo il loro padre in grado di pagare i debiti da cui era gravato.

Quando San Nicola lo venne a sapere, per tre notti consecutive gettò nella finestra della stanza da letto delle figlie borsellini di monete salvandole da un destino infausto. Il padre pagò i debiti e gli rimasero i soldi anche per le doti delle tre figlie. Per questo motivo le ragazze nubili che hanno il desiderio di sposarsi pregano San Nicola.

Il giorno della festa di San Nicola – il 6 dicembre – da allora fu associato alla ricchezza e alla prosperità. San Nicola (St. Nicolaus o Santa Claus) porta i regali ai bambini in Inghilterra, negli Stati Uniti, in Svezia e in altri paesi.

In Svizzera porta dei sacchetti con mandarini, noccioline e cioccolatini. Porta anche i "Grittibänz" che sono dei pupazzi fatti con una pasta leggermente dolce (tipo quella della treccia al burro).

La ricetta dei Grittibänz la troverete nel prossimo post.
Buon Samichlaus a tutti!

venerdì 4 dicembre 2009

Piccoli regali commestibili

Come ogni anno, come da tradizione ... inviti, regali e abbracci. In questo particolare mese l'aria sembra magica e guardandoti attorno vedi disegnati sorrisi. La bellezza di riunirsi con la famiglia e gli amici più cari, vetrine in festa e odore di caldarroste e vin brulée. Il tutto condito da un pizzico di malinconia.... 

Le occasioni per gli inviti durante il mese di dicembre certamente non mancano e in fondo ci sentiamo tutti un pò più buoni....beh, forse non proprio tutti! Comunque può succedere di aver bisogno - all'ultimo momento - di un regalino da portare in occasione di un invito .... o magari volete dare un "pensierino" ad una persona, solo per dirle quanto le volete bene, senza bisogno di inviti e trallallà.  Ecco un'idea o meglio due facili e veloci per non dover correre all'ultimo momento.....

Albicocche e mandorle bagnate nel cioccolato fondente



Ingredienti:
- albicocche secche
- mandorle pelate
- cioccolato fondente

Fate sciogliere in un pentolino il cioccolato fondente. Coprite una teglia da forno con della carta antiaderente. Prendete un'albicocca secca, unite una mandorla spellata e tenendole assieme intingetele nel cioccolato fondente sciolto. Mettete nel frigorifero affinchè il cioccolato si indurisca e albicocca e mandorla tengano bene assieme. Già fatto!

Mele secche bagnate nel cioccolato fondente



Ingredienti:
- mele secche a rondelle
- cioccolato fondente

Fate sciogliere in un pentolino il cioccolato fondente. Intingete le mele secche a rondelle e ponetele su una teglia ricoperta di carta antiaderente. Mettete in frigo affinchè il cioccolato si indurisca...... più facile di così!



Ed ecco come ho preparato questi piccoli regali commestibili:



....e qui ho aggiunto lo zucchero portafortuna!



Chissà a chi andranno questi pacchettini?