Nel cuore della regione alpina, la Svizzera si prepara ai festeggiamenti di Natale secondo lunghe tradizioni popolari. Alle celebrazioni della settimana di Natale, si accompagnano quelle della prima settimana di dicembre in onore di San Nicola (Samichlaus nella Svizzera tedesca e Saint Nicolas in quella francese).
Durante la vita San Nicola si prese carico di orfani, vedove e gente perseguitata. Oggi, assieme ai suoi “alter ego”, Babbo Natale e Santa Claus, continua a portare serenità a tutte le genti del mondo.
La leggenda narra che ereditò una grossa fortuna dai genitori e che la sua bontà lo indusse a distribuirla ai poveri del suo paese. La sua fama di generosità deriva dalla leggenda che lo vuole benefattore di tre ragazze, le quali rischiavano di finire come prostitute non essendo il loro padre in grado di pagare i debiti da cui era gravato.
Quando San Nicola lo venne a sapere, per tre notti consecutive gettò nella finestra della stanza da letto delle figlie borsellini di monete salvandole da un destino infausto. Il padre pagò i debiti e gli rimasero i soldi anche per le doti delle tre figlie. Per questo motivo le ragazze nubili che hanno il desiderio di sposarsi pregano San Nicola.
Il giorno della festa di San Nicola – il 6 dicembre – da allora fu associato alla ricchezza e alla prosperità. San Nicola (St. Nicolaus o Santa Claus) porta i regali ai bambini in Inghilterra, negli Stati Uniti, in Svezia e in altri paesi.
In Svizzera porta dei sacchetti con mandarini, noccioline e cioccolatini. Porta anche i "Grittibänz" che sono dei pupazzi fatti con una pasta leggermente dolce (tipo quella della treccia al burro).
La ricetta dei Grittibänz la troverete nel prossimo post.
Buon Samichlaus a tutti!
Buon Samichlaus a tutti!
eheheh...Da me ho appena postato i Grittibaenz: telepatia? ;)
RispondiElimina@Sarah: Anch'io li ho postati ieri, in fondo fanno parte della nostra tradizione natalizia. Ne abbiamo fatto una scorpacciata, pensa che abbiamo lavorato due chili di farina!!!!
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