sabato 30 gennaio 2010

Tiramisù di stagione

A dire il vero il tiramisù tradizionale non mi è piaciuto mai molto.... sia perchè mia suocera lo preparava con molto mascarpone e risultava troppo pesante (infatti lei era molto più brava a preparare la torta di mele - o meglio "la pinza" -come lei diceva), sia perchè non vado poi così matta per i dolci al caffé. Al contrario invece adoro i dolci con le arance, al gusto d'arancia, con cioccolato all'arancia, con arancia candita, con spuma d'arancia, con buccia d'arancia...... penso possa bastare.

Il tiramisù lo preferisco di gran lunga alla frutta e cosa c'è di meglio in questo periodo che delle belle arance fresche, magari anche quelle moro o tarocco? Un particolare di questo tiramisù di stagione sta nel fatto che viene preparato senza uova. E data la sua freschezza è un piacere mangiarlo a fine pasto ..... ma non solo. Assaggiate questo tiramisù all'arancia e ...... decidete voi!



Ingredienti:
- 250 g quark oppure ricotta
- 250 g mascarpone
- 1 yogurth greco
- 2 dl panna
- 100 g zucchero
- 1 bustina di zucchero vanigliato
- 6 arance
- 1 pacco di savoiardi


Preparazione
Mischiare bene assieme il quark o la ricotta, il mascarpone e lo yoguth greco. Montare a neve non troppo compatta la panna ed aggiungerla al composto. Aggiungere adesso lo zucchero, una bustina di zucchero vanigliato e la buccia grattugiata di un'arancia.
Se il composto dovesse risultare troppo denso, aggiungete un pò di succo d'arancia.
Spremere 5 arance, bagnare nel succo i savoiardi (solo la parte dei biscotti senza zucchero) e disporli in una pirofila oppure in un bicchiere.
Aggiungere uno strato di crema all'arancia, poi ancora uno strato di savoiardi ed infine aconra crema all'arancia.
Per la decorazione ho tagliato un'arancia a fettine molto fini e l'ho fatta caramellizzare in padella con un pò di acqua e zucchero.

mercoledì 27 gennaio 2010

Bocconcini di pollo .... al caprino e Noilly Prat

Qualcuno ultimamente mi ha chiesto cos'era il Noilly Prat. Si tratta di un vermouth francese prodotto con due tipi di vino bianco (Clairette e Picpoul de Pinet) dalla Francia del sud. Noilly Prat è più aromatico di altri vermouth, si usa perciò in piccole quantità per aromatizzare le pietanze.Adatto in particolar modo per insaporire carni e pesci. Assieme al Porto ed allo Sherry è uno degli alcoolici che più uso nella preparazione delle mie ricette.

L'idea per quest'ultima "invenzione" è nata dalla necessità di usare del formaggio caprino vicino alla scadenza. In tedesco adesso direi: "aus der Not eine Tugend machen".... che vorrebbe dire "dalla necessità nasce una virtù". Non so se ho reso l'idea, resta il fatto che ne è venuto fuori un piattino veramente gustoso e particolare, oltre che veloce nella realizzazione.




Ingredienti:
- 600 g di petto di pollo (5 petti di pollo)
- 8 fettine di pancetta affumicata
- 80 g caprino a fettine
- sale e pepe
- paprica
- rosmarino
- 3 cucchiai di Noilly Prat oppure vino bianco






Procedimento:
Tagliare i petti di pollo in 3 bocconcini. Dividere le fettine di pancetta affumicata a metà per la lunghezza ed avvolgere ogni bocconcino di pollo con una striscia di pancetta. Fermare con uno stuzzicadenti.
Far rosolare i bocconcini in olio Evo da ambedue le parti con l'aggiunta di rametti spezzettati di rosmarino e aggiustare di sale, pepe e paprica.
Spegnere con il vermouth Noilly Prat e continuare la cottura per 3 o 4 minuti.
Porre su ogni bocconcino di pollo una fettina di formaggio caprino e coprire la padella col coperchio.
Dopo 1 o 2 minuti il formaggio caprino si sarà sciolto e i bocconcini di pollo possono essere serviti!



martedì 26 gennaio 2010

Antipasto "Blitz"

Perchè questo nome? Cosa vuol dire? Che sarà mai questo antipasto "Blitz".

Vi spiego subito.... "Blitz" in tedesco significa lampo, fulmine. Ho voluto dare questo nome al mio antipasto perchè si prepara in pochissimo tempo. Senza però togliere niente al gusto! Avevo già provato qualcosa di simile, tuttavia con meno ingredienti e siccome io volevo preparare qualcosa di più ricco, ecco cosa mi sono inventata:



Ingredienti per 6 persone:
- 12 fettine di roastbeef
- 250 g di champignons
- 1 mazzetto di rucola
- 100 g di parmigiano a scaglie finissime
- olio Evo quanto basta
- succo di un limone
- sale e pepe



 Procedimento:
 Disporre su un vassoio le fettine di roastbeef.  Pennellare le fettine con olio Evo e succo di limone e aggiustare di sale e pepe.
Tagliare gli champignons a fettine sottili e disporle sopra il roastbeef.
Spezzettare la rucola e distribuirla sopra gli champignons.
Infine ricoprire il tutto col parmigiano a scaglie finissime e condire con olio Evo, succo di limone e pepe macinato.




venerdì 22 gennaio 2010

Tortino di cioccolato fondente

Questa è una ricetta speciale, molto speciale. Per due motivi: innazitutto perchè mi è stata spedita da Marcella. Direte chi è Marcella? Ecco la trovate quì. E' la mia amica dello scambio delle scatole di latta. E quì voglio ringraziare di cuore Daniela per aver reso possibile tutto ciò.

Fare un regalo, o nel nostro caso, uno scambio di regali, non è sempre facile, specialmente se si vogliono indovinare i gusti dell'altra persona senza conoscerla. Ma quando ho aperto la scatola di latta è stata un sorpresa dopo l'altra:

Cominciando dall'angioletto fatto ad uncinetto che avrete forse notato come header qualche settimana fà, passando al libriccino per le ricette del quale potete vedere quì la bellissima copertina...., fino ai petali di sapone, ai cuscinetti profumati, al cioccolato.....

Ma dove eravamo rimasti? Ah, sì al secondo motivo perchè questa ricetta è così speciale. Assolutamente per il risultato! Otterrete delle tortine (o muffins) dal cuore morbido, anzi morbidissimo, quasi liquido. Come potrete leggere nella ricetta c'è solo un minimo di farina, così che il cioccolato fondente sviluppi tutta la sua goduriosa bontà!



Se posso darvi un consiglio, preparatele al vostro amore per San Valentino..... perchè? Secondo me hanno qualcosa di afrodisiaco, voluttuoso.... specialmente se aggiungete un pizzico di peperoncino. Non mi resta che dirvi: Provare per credere!


Ingrediendi per 6 presone:
- 100 g cioccolato fondente
- 100 g burro
- 80 g zucchero semolato
- 2 uova
- 30 g farina
semolino
zucchero a velo
burro

Procedimento:
Fate sciogliere a bagnomaria il cioccolato spezzettato con il burro, lasciate leggermente intiepidire poi mescolatelo con lo zucchero, i tuorli e la farina.
A parte montate gli albumi a neve ben ferma con le fruste elettriche e incorporateli delicatamente, con movimenti dall'alto verso il basso e viceversa, in modo da non far smontare il composto.
Versatelo in 6 stampini usa e getta in alluminio imburrati e cosparsi di semolino (io ho usato gli stampini per muffins) e tenere in frigo per circa due ore.
Passate in forno già preriscaldato a 200° per circa 8 minuti. Sfornate e servite dopo qualche minuto, cospargendo di zucchero a velo.





Con questa ricetta partecipo al 1° Contest 2010 "......da leccarsi le dita"

martedì 19 gennaio 2010

Tagliatelle alla strega

La cucina è la fusione di tradizioni alimentari e l'incrocio di ricette ed esperienza culinaria. La donna in cucina si trasforma in artista e stilista, rendendo il pasto un'esperienza piacevole, gratificante e soprattutto memorabile al palato. Molti piatti sono vere tempeste "sensoriali" che il palato e l'olfatto non potranno mai dimenticare.
Questa descrizione mi ha colpito subito l'altra sera alla prima lezione di cucina siciliana. Con la nostra chef, siciliana doc, abbiamo parlato di antiche tradizioni delle regioni al sud dell'Italia. Quali erano una volta i prodotti della terra che tutti ma veramente tutti avevano nella proprio dispensa?  Uno di questi erano senz'altro i pomodori. In tutte le varianti possibili. Sotto forma di salsa o pelati, pomodori secchi, pomodori sott'olio ..... Ed è proprio con questa bontà che abbiamo eseguito la prima ricetta. Semplice, anzi semplicissima ma con tutto il sole, il colore ed il sapore del sud!




Ingredienti per 4 persone:
- 400 g tagliatelle
- 250 g salsiccia
- 1 cucchiaio abbondandate di pomodoro secco sott'olio tritato a crema
- olio quanto basta



Preparazione:
Fare riscaldare l'olio, soffriggervi la salsiccia sbriciolata (senza pelle) e farla cuocere a fuoco lento per alcuni minuti. Aggiungere il pomodoro secco tritato a crema e continuare la cottura per 10 minuti circa.
Nel frattempo cuocete le tagliatelle, scolatele e aggiungetevi il condimento con un pò di parmigiano grattugiato (facoltativo). Servire ben caldo.

sabato 16 gennaio 2010

Bicchierini chic!

Direte voi come si fa da questa ricetta ad arrivare a questi bicchierini cioccolatosi?

Vi spiego subito: i blog di cucina che io seguo maggiormente sono quelli in lingua italiana. Sia perchè le ricette mi attirano di più, sia perchè mi piace leggere nella mia madrelingua. Tra i blog di lingua tedesca che trovo più interessanti c'è quello di "La mia cucina" (non lasciatevi ingannare, solo il titolo è in italiano) ed è appunto da quì che ho preso lo spunto per i miei bicchierini chic.

A dire il vero avevo previsto di prepare i kumquats (mandarini cinesi) come descritto nella ricetta originale. Tuttavia dopo averli fatti cuocere lentamente in acqua e zucchero e lasciati una notte a macerare i miei mandarini cinesi si erano "ammosciati" a tal punto che non potevo più presentarli come voleva la ricetta originale. Infatti il post diceva che ciò poteva accadere, ma non avrei creduto a tal punto. Insomma erano diventati dei "cosi rinsecchiti" inguardabili! Allora cosa fare? Buttare tutto no di certo! Beh, intanto li ho frullati e lasciati nel frigorifero in attesa di una lampadina che si accendesse nella mia testa e che mi illuminasse con un'idea folgorante. E l'idea è arrivata....

Avevo comprato dei bicchierini di cioccolata (avete letto bene, dei bicchierini fatti di cioccolata... piccoli piccoli, carinissimi e chiccosi) ed era giunto il momento di metterli in bella mostra. Naturalmente riempiti con una buona cremina o mousse o quant'altro. Poi bastava decorarli ...... ed il gioco era fatto! Posso tranquillamente dire che alla festa dove li ho portati, hanno riscosso un notevole successo!



Ingredienti:

- 34 bicchierini di cioccolato fondente
- 250 g mascarpone
- 1 yogurth greco (cremoso e compatto)
- 2 dl di panna montata
- zucchero quanto basta
(io ne ho messo poco, perchè volevo che il gusto dei kumquats risaltasse meglio)

- ca. 20 kumquats
- 150 g zucchero
- 1,5 dl acqua



Decorazione:
- zucchero allo zenzero
- After Eights all'arancia
- Scorzette d'arancia candita tagliati a cubetti
- Pistacchi macinati grossolanamente
- Decorazioni varie di cioccolato




Preparazione:
Lavare i kumquats e farli bollire a fuoco lento per ca. mezzora in acqua e zucchero. Lasciarli a macerare tutta la notte. Frullarli con lo sciroppo che si è formato (poco a dire il vero).
In una ciotola amalgamare il mascarpone, lo yogurth greco e la panna montata. Aggiungere i kumquats frullati e regolare di zucchero a secondo del vostro gusto.
Decorare con arancia candita a cubetti, After Eights all'arancia divisi in quattro piccoli quadratini, pistacchi macinati, zucchero allo zenzero e decorazioni varie di cioccolato.


mercoledì 13 gennaio 2010

Dolcetti con ricotta o mele cotogne

Vi ricordate quell'aggeggio particolare che ogni tanto uso per fare dei dolcetti di pasta sfoglia dalla forma rettangolare? Tutti belli uguali e facilissimi da preparare....c'è solo l'imbarazzo della scelta per quanto riguarda il ripieno. Questa volta col mio Täschler ho preparato questi dolcetti con ricotta o mele cotogne:



Ingredienti:
- pasta sfoglia rettangolare
- 1 uovo


 

Per il ripieno con la ricotta:
- 250 g di ricotta
- zucchero secondo il vostro gusto
- buccia di un limone non trattato
- cioccolato a pezzetti


 

Per il ripieno con le mele cotogne:
- 2 mele cotogne
- 50 g zucchero
- arancia candita a cubetti

 

Preparazione:
Amalgamare gli ingredienti per i dolcetti ripieni di ricotta, farcire con un cucchio di ripieno e aggiungere due o tre pezzetti di cioccolato.
Per i dolcetti con ripieno di mele cotogne: sbucciate ed eliminate il torsolo delle mele cotogne. Fatele cuocere con acqua e zucchero finchè non saranno cotte. Adesso tagliatele a cubetti, rimettele nel pentolino e lasciatele cuocere ancora qualche minuto, finchè lo sciroppo non si sarà addensato. Farcire con un cucchiaio di questo ripieno i dolcetti e aggiungere a piacere alcuni cubetti di arancia candita.

Pennellare con l'uovo i bordi del "cuscinetto" prima di chiuderlo altrimenti rischierete che il ripieno fuoriesca. Eseguite dei taglietti quando il dolcetto sarà chiuso e pennellatelo con l'uovo. Dopo la cottura (12 - 15 min a 220 gradi) spolverizzate con zucchero a velo.


E cosa fare con i resti di pasta sfoglia.... facilissimo, questi "grissini" dolci o salati. Arrotolare le strisce di pasta rimasta e per quelli dolci aggiungere del topping al mango (questo nel mio caso, ma potete anche solo mettere dello zucchero oppure del miele). Per quelli salati nel mio caso ho aggiunto cumino e fleur de sel.

 

Questo per la rubrica non si butta mai niente!



 


domenica 10 gennaio 2010

Chi ha visto "Soul Kitchen"?

Ultimamente avevo sentito spesso parlare del film dal titolo "Soul Kitchen" prossimo all'uscita. Inoltre nei vari blog erano girate delle ricette - un pò strane a dire il vero, almeno per quanto riguardava i titoli - che si riferivano a questo film. Il tutto mi intrigava un pò e alla fine la curiosità ha avuto il sopravvento - in fondo era questo che si voleva ottenere - e detto fatto mi sono messa d'accordo con una mia carissima amica e ieri sera siamo andate a vederlo.




Le mie aspettative erano piuttosto alte e vi dico subito, che seppur il film non le abbia adempite fino in fondo (beh, io mi aspettavo magari qualche ricetta o almeno qualche dritta che mi avrebbe lasciata a bocca aperta) l'ho trovato molto ma molto spassoso. Con la mia amica ci siamo fatte quattro risate davvero di cuore. Mentre uscivamo dal cinema riepilogando le scene più comiche (tra l'erotico ed il comico) chi ci avrà visto, ha pensato che avevamo bevuto qualche bicchierino in più.

Tranquillizzo tutti, niente alcool!..... Solo risate, piacevolissima compagnia ed una serata ben riuscita.

Se ve lo consiglio? Ma certo, anzi andateci con la vostra amica del cuore .... non ve ne pentirete!
E poi fatemi sapere che ne pensate, mi piacerebbe conoscere il vostro parere.

Nel frattempo vi lascio con qualche appunto che ho trovato su internet: Soul Kitchen - la cucina dell'anima

venerdì 8 gennaio 2010

Panini rustici .... ma non troppo

La macchina del pane da alcune settimane è al primo posto nella mia classifica personale degli elettrodomestici preferiti. Anche se mio marito già da qualche giorno gironzola attorno a quest'altro "impiccio" (come dice lui) e mi chiede gentilmente se non è ora di metterla nel ripostiglio, io sono irremovibile. Tra panettoni, pane con le noci e panini vari, trovo sempre un buon motivo per lasciarla a portata di mano. Lo ammetto... non mi piace sporcarmi le mani con i vari impasti e non ho nemmeno la forza necessaria per lavorare la pasta. Mio marito adesso direbbe: "nelle braccia e nelle mani non hai forza, ma nella lingua sì!" ..... Ma che dice mai?

Avendo voglia di un pane fragrante e saporito sono andata alla ricerca nei vari blog. Alla fine ho preso spunto da queste schiacciatine aromatiche di Milla. Ho cambiato qualcosa, ho aggiunto della pancetta affumicata  e rosolata  ed ecco il risultato:



Ingredienti
- 500 g farina
- 25 g di lievito di birra
- 2,5 dl d'acqua
- 7 g di sale 
- rosmarino
- 100 g pancetta affumicata
- olio d'oliva extravergine




Procedimento:
Mettete nella macchina del pane la farina, il lievito sciolto in poca acqua tiepida, un pò di rosmarino (io non avendo quello fresco, ho preso del rosmarino che avevamo fatto seccare durante le vacanze estive in Sicilia) ed il sale.
Dopo aver messo in funzione la macchina del pane aggiungete poca alla volta l'acqua. Nella mia impastatrice il programma dura ca. 1 ora.
Nel frattempo lasciate rosolare leggermente la pancetta affumicata con l'aggiunta di un cucchiaio di olio d'oliva extravergine. Aggiungetela all'impasto.
Quando il programma sarà completato, uscite l'impasto alla macchina del pane e formate dei panini (la grandezza è a vostro piacere, a me ne sono risultati 12).  Copriteli e lasciateli circa un'ora sulla placca del forno (rivestita con carta forno antiaderente) in un luogo caldo. A questo punto pennellate i panini con acqua ed olio in quantità uguali e cospargete con un pizzico di sale.
Preriscaldate il forno a 200 gradi e cuocete i panini per circa 20 minuti o comunque fino a doratura. Sono ottimi per accompagnare una crema ai funghi porcini oppure da farcire.

mercoledì 6 gennaio 2010

Tradizioni in Svizzera - La torta dei re magi

La befana in Svizzera è una sconosciuta (anche se in incognito ne girano molte, hi hi hi!). Il 6 gennaio si festeggiano invece i re magi con questa bella torta, profumata e soffice, che è piuttosto un dolce lievitato.



Già da 600 anni si celebra in Svizzera la tradizione della torta dei re magi. Il 6 gennaio praticamente in ogni famiglia si mangia questo dolce per colazione o merenda. Specialmente ai bambini questo pane piace molto. Poichè chi ha fortuna, trova dentro uno dei panini il re (una volta era un fagiolo, oggi i l re è fatto di plastica) e può così mettere la corona e regnare per un giorno.

A casa mia non c'è discussione, il giorno dei re magi mia figlia festeggia il compleanno ed è la regina ed allo stesso tempo la befana. Auguri Manuela!



Ingredienti:

- 500 g farina
- 3 cucchiai di zucchero (io ne metto di più perchè mi piace dolce)
- 1 1/2 cucchiaino di sale
- 1/2 cubetto di lievito (ca. 20 g)
- 60 g di burro
- la buccia di mezzo limone non trattato
- 4 cucchiai di uva passa
- 3 dl di latte tiepido
- 1 uovo
- 1 cucchiaio di zucchero a granelli 


Preparazione:
Mischiare in una ciotola la farina, il sale, lo zucchero e il lievito. Aggiungere il burro, la buccia di limone, l'uva passa e il latte. Mischiare bene il tutto e lavorare per ca. 10 minuti fino ad ottenere una pasta morbida e liscia. Mettere al caldo per ca. 2 ore finchè avrà raddoppiato il volume.


Formare 8 panini da ca. 80 g ciascuno e mettere un re oppure una mandorla in uno di essi. Con la pasta restante formate un panino più grande. Ponetelo su una placca da forno rivestita di carta antiaderente e ponete i panini più piccoli tutt'attorno. Lasciar lievitare ancora per una mezzora a temperatura ambiente. Pennellare con l'uovo e decorare con lo zucchero a granelle.
Cuocere per ca. 30 minuti nel forno preriscaldato a 180 gradi .                           

martedì 5 gennaio 2010

Cavolfiore gratinato

Volete un contorno saporito ed allo stesso tempo con una perfetta formula di sali, vitamine e antiossidanti? Che contenga poche calorie (25 per 100 gr) e che sia di stagione? Che sia ricco di minerali, acido folico, fibre, ferro, fosforo, calcio, potassio, magnesio, fosforo, vitamina C e vitamina B9 (necessaria alla moltiplicazione e al rinnovamento cellulare)? Che abbia principi attivi antibatterici, antinfiammatori, antiossidanti, depurativi, rimineralizzanti e benefici per la rigenerazione dei tessuti? E che tra l'altro sia adatto anche ai celiachi perchè non contiene glutine?

La soluzione del quiz è il cavolfiore 
ed io ve lo presento in versione gratinata.



Ingredienti:
- un cavolfiore
- salsa béchamel
  • 1/2 litro di latte
  • 2 cucchiai di farina (50 g)
  • 2 cucchiai di burro (50 g)
  • un pizzico di sale
  • pepe q.b.
  • noce moscata grattugiata q.b.
- 3-4 cucchiai di parmiggiano
- prezzemolo



Preparazione:
Pulite e lessate il cavolfiore lasciandolo intero. Non cuocetelo troppo a lungo, anzi dovrebbe restare un pò, come dire, al dente perchè dopo verrà gratinato nel forno.
Preparate una salsa béchamel come segue: Frullate il latte con la farina, il sale, il pepe e la noce moscata. Versatelo in una casseruola dove avete messo il burro a sciogliere a fuoco lento. Portate ad ebollizione mescolando sempre con un cucchiaio di legno. Dopo circa 3 minuti di bollore la salsa si sarà addensata e sarà pronta per l'uso.
Aggiungete quindi il parmiggiano ed il prezzemolo e mescolate bene col frullino a mano.
Mettete il cavolfiore in una pirofila, ricopritela di salsa béchamel al parmiggiano e cuocete in forno a 180 gradi per ca. 20 minuti finchè non sarà dorato.

lunedì 4 gennaio 2010

Tramezzini veloci e gustosi

Eh sì, oggi si ritorna al lavoro... alle corse per prendere l'autobus, alle code in autostrada ed ai treni super affollati. Per non parlare della pausa pranzo sempre troppo breve. Almeno ci consoliamo con questi tramezzini veloci e gustosi. Che volendo si possono preparare anche come antipasto in occasione di un pranzo in famiglia.



Ingredienti 
- Pane pita
- formaggio tipo Philadelfia
- salmone affumicato
- erba cipollina
- pomodori
- pesto
- mozzarella




Preparare il pane pita come descritto sulla confezione, cioè bagnarlo in superfice e passarlo in forno per alcuni minuti. Preparandolo come antipasto noi abbiamo diviso le ciambelle in quattro spicchi. In alcuni abbiamo messo il formaggio Philadelphia alle erbe, il salmone ed un ciuffo di erba cipollina. Negli altri una fettina di pomodoro, una di mozzarella e un cucchiaino di pesto.

sabato 2 gennaio 2010

Parfait al mango

No, non è un budino alla vaniglia e nemmeno un gelato. E' un parfait in incognito.... Diciamola tutta, ho voluto dare un'altra veste a questo parfait al mango. Ho usato delle formette in silicone, dove normalmente si preparano dei mini "Gugelhupf". A me la forma diversa è piaciuta, vediamo se a voi piace la ricetta!
Parfait al mango




Ingredienti
- 2 mango ben maturi
- 80 g di zucchero (1)
- 1 cucchiaio di succo di limone
- 2 uova
- 1 bustina di zucchero vanigliato
- 50 g di zucchero (2)
- 1,5 dl di panna


Preparazione (per 6 persone)

Sbucciare i mango, tagliare a cubetti la polpa e schiacciarla con una forchetta.
Aggiungere la prima porzione di zucchero e frullare aggiungendo il succo di limone.
In una scodella frullare le uova, lo zucchero vanigliato e la seconda porzione di zucchero per ca. 8 minuti, affinchè diventi una crema chiara e consistente.
Montare la panna ed aggiungerla alla crema di zucchero e uova ed ai mango frullati. Riempire con la crema ottenuta delle formette in silicone (io ho usato quelle per i mini "Gugelhupf). Mettere il parfait nel congelatore per almeno 4 ore.
Al momento di servire, tenere le formette un attimo nell'acqua calda, così il parfait si staccherà meglio. Oppure tenere per ca. 20 minuti in frigo. Io ho decorato il piatto con fettine di mango fresco e crema balsamica ai frutti di bosco.

venerdì 1 gennaio 2010

I doni della vita



Ho letto questa storia e poichè ne sono rimasta colpita la voglio condividere con voi. Perchè ci insegna ad apprezzare di più quello che abbiamo e ci ricorda che dopo la notte ad ogni nuovo giorno risplende il sole. In questo primo giorno dell'anno nuovo dedico queste righe a tutte le persone a me care ma anche a quelle di passaggio, a tutti coloro che nel leggerle per un attimo ritroveranno il sorriso.

I DONI DELLA VITA

Vivevo e lavoravo a Webb City nel Missouri.

Quel giorno di settembre del 1934 stavo camminando per la West Dougherty Street. Ero molto triste e depresso.

Da un paio di anni gestivo una drogheria. Gli affari andavano male. Non solo avevo perso i miei risparmi, ma avevo fatto anche debiti. Avevo quindi deciso di chiudere la drogheria.

Ero diretto alla Merchants and Miners Bank per chiedere un prestito di cento dollari che doveva servirmi ad iniziare un nuovo lavoro.

Camminavo lentamente, con la testa bassa, come un cane bastonato. Non avevo più fiducia in me stesso, non avevo più voglia di lottare.

Fu allora che vidi venire verso di me un uomo. Stava seduto su una piccola piattaforma di legno, con piccole rotelle e si spingeva lungo la strada tenendo in ciascuna mano un cubo di legno.

Quando arrivai davanti a lui aveva appena attraversato la strada e si preparava a sollevarsi di qualche centimetro per superare il bordo del marciapiede.

Mentre inclinava indietro la piattaforma, il suo sguardo incontrò il mio. Mi accorsi allora che era senza gambe.

"Buongiorno signore, è una bella giornata vero?" mi disse in un tono entusiastico e con un grande sorriso.

Un brivido mi percosse la schiena. In quel momento mi resi conto di quanto fossi ricco. Io avevo due gambe, potevo camminare.

La mia mente corse veloce. Se quell'uomo riusciva ad essere allegro e fiducioso anche senza gambe, tanto più avrei dovuto esserlo io.

Mi sentii più forte, avevo ancora voglia di lottare. Decisi di chiedere alla Banca non più cento dollari, ma duecento dollari di prestito.

Ottenni il prestito, iniziai il nuovo lavoro ed ebbi un grande successo nella vita.

Sulla scrivania del mio ufficio ho esposto un cartello che leggo tutti i giorni:

"Mi sentivo triste perchè ero senza scarpe, fino a quando ho incontrato un uomo senza gambe".

(Harold Abbon)